L’arte è da sempre un linguaggio universale di bellezza, cultura e identità. Oggi, però, rappresenta anche un asset alternativo di crescente interesse per collezionisti, investitori e professionisti del wealth management.
In un mercato affascinante ma complesso, non esistono scorciatoie: per investire in arte con consapevolezza è fondamentale un approccio strategico, basato su competenze, studio e visione di lungo periodo.
In questo articolo, presentiamo sette principi chiave che guidano l’investitore verso scelte più informate e sostenibili.
1. Analizzare il mercato dell’artista oltre i risultati d’asta
Comprendere il valore di un artista significa studiare a fondo la sua presenza sul mercato: andamento dei prezzi, frequenza delle transazioni, rapporto tra stime e risultati, distribuzione geografica dei collezionisti. Tuttavia, fermarsi ai dati d’asta offre solo una visione parziale.
Fattori come il riconoscimento critico, la presenza in collezioni pubbliche o private, le mostre istituzionali, le collaborazioni con brand e la crescita in termini di visibilità culturale e digitale contribuiscono in modo sostanziale alla costruzione del valore. Solo una visione d’insieme può restituire un quadro attendibile del potenziale di un artista.
2. Adottare una prospettiva di lungo periodo
L’arte non dovrebbe mai essere trattata come un investimento speculativo. I rendimenti più significativi emergono nel tempo, soprattutto in presenza di opere di qualità e artisti dalla traiettoria consolidata o in fase di ascesa.
La “freschezza” dell’opera, ovvero il tempo trascorso dall’ultima apparizione sul mercato, incide direttamente sul valore percepito. Le opere che non circolano frequentemente sono spesso considerate più rare e, di conseguenza, più desiderabili.
3. Valutare i cicli del mercato e acquistare nei momenti di flessione
Il mercato dell’arte segue dinamiche cicliche, con fasi di espansione alternate a periodi di consolidamento. È in questi ultimi che si possono presentare le migliori opportunità di acquisizione.
Durante le fasi di rallentamento, è possibile accedere a opere di alta qualità a condizioni favorevoli. Alcune tra le più importanti collezioni private sono state costruite proprio in momenti di crisi economica, quando visione e preparazione permettevano di agire in controtendenza.
4. Individuare le trasformazioni culturali e le nuove tendenze
Il gusto collezionistico non è statico: evolve in base ai contesti culturali e generazionali. Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento rilevante, con una progressiva perdita di centralità di alcuni segmenti tradizionali (Old Masters, arte impressionista) e una crescente attenzione verso artisti contemporanei e linguaggi visivi più attuali.
Anticipare questi cambiamenti, senza inseguire mode passeggere, consente di orientare le scelte verso artisti emergenti con prospettive di crescita e di rilevanza culturale.
5. Considerare l’arte contemporanea per il suo potenziale di apprezzamento
Sebbene l’acquisto di opere di artisti emergenti comporti un margine di rischio, offre anche interessanti opportunità. Molti di questi autori propongono lavori di grande valore concettuale e formale, spesso a prezzi ancora accessibili.
Con un’analisi attenta e una selezione informata, è possibile individuare percorsi artistici coerenti e promettenti, capaci di generare ritorni significativi nel medio-lungo termine.
6. Espandere lo sguardo oltre i centri storici del mercato
Il talento artistico non conosce confini geografici. Oggi sempre più artisti di rilievo provengono da scene emergenti in Asia, Africa e Sud America, territori un tempo marginali ma oggi sempre più integrati nei circuiti istituzionali internazionali.
Allargare il proprio campo di osservazione consente di scoprire autori innovativi e intercettare dinamiche culturali in espansione, spesso prima che vengano riconosciute dal mercato globale.
7. Affidarsi a consulenti qualificati
Per chi si avvicina all’investimento in arte, il supporto di un art advisor esperto rappresenta un elemento cruciale. Un professionista con competenze di mercato, sensibilità curatoriale e accesso a opere selezionate può aiutare a costruire una collezione coerente e strategica.
Oltre alla consulenza nella selezione, un advisor può offrire un supporto continuativo nella gestione e valorizzazione del patrimonio artistico, contribuendo a trasformare la passione in un investimento solido e duraturo.
L’arte come asset: investimento, cultura, visione
Investire in arte non significa soltanto cercare rendimenti economici. Significa costruire un dialogo con la cultura contemporanea, valorizzare il proprio patrimonio e sviluppare una visione a lungo termine.
In Deodato Group affianchiamo collezionisti e investitori con un approccio personalizzato, fondato su competenza, accesso esclusivo e conoscenza approfondita del mercato.