
Tra mostre digitali e arte in rete, il mondo della cultura ha dovuto fronteggiare il blocco forzato conseguente alla diffusione del Coronavirus, cercando di restare vicino al proprio pubblico e di continuare a trasmettere i propri contenuti e valori. E anche gli artisti si sono dovuti ingegnare: trovare un modo per far sentire la propria voce anche se distanti dallo studio o, come in questo caso, dalla strada.
Banksy vs Coronavirus: Smart Working per lo Street Artist

L’opera è comparsa sul profilo di Banksy Instagram ufficiale, superando nel giro di poche ore il milione di like e i diecimila commenti. La descrizione recita “My wife hates it when I work from home”, ovvero “Mia moglie odia quando lavoro da casa”, ironico riferimento allo smart working e agli effetti dell’isolamento su un artista e una corrente artistica che dovrebbero avere proprio la strada come spazio di espressione.
Banksy: “Rat” come anagramma di “Art”
Ormai un’icona dello street artist, il ratto è il protagonista di più di una delle opere di Banksy. Rat - Art è il gioco di parole alla base di questa scelta: “rat” è infatti anagramma di “art” e suggerisce un’identificazione tra l’animale e la street art stessa, la quale, come il roditore, vive nelle strade, di notte e senza permesso.

E se ancora non sappiamo Banksy chi è, quest’opera (a patto di crederle) pare darci alcuni indizi: lo street artist ha una moglie ed è anche lui chiuso in casa.


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