Japan Pop Art: 5 Artisti Icone del Giappone

Japan Pop Art: 5 Artisti Icone del Giappone Contemporaneo

L’arte giapponese non è mai stata così Pop come negli ultimi anni. Numerosi sono gli artisti che hanno unito tradizione e cultura giapponese con elementi della cultura di massa, realizzando opere in pieno stile Japan Pop Art.

5 Artisti che hanno reso pop l’arte giapponese 

Tantissimi sono gli artisti che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita della Pop Art Giapponese. Vediamo i 5 artisti che hanno consacrato questo stile:

Takashi Murakami

 

Takashi Murakami

Sicuramente uno degli artisti più noti della scena giapponese è Takashi Murakami, nominato dalla rivista Time rappresentante più influente della cultura giapponese contemporanea.

Le opere di Murakami sono ispirate a temi e agli stili dell'iconografia di massa del suo paese di origine. Paragonato spesso a Andy Warhol per essersi ispirato alla cultura di massa, le sue opere fanno anche riferimento all’iconografia anime e manga. Ed è proprio dal fenomeno Otaku che l’artista modella le idee per le sue opere.

La cultura giapponese non trova spazio solamente nei soggetti che Takashi Murakami adotta, ma anche per la bidimensionalità delle sue opere. L’arte giapponese è nota storicamente per la forte bidimensionalità delle immagini; ciò ha portato Murakami a definire uno stile tutto suo, ovvero il Superflat. In questo stile, che letteralmente significa “super piatto”, l’artista unisce diversi elementi della subcultura e della cultura giapponese, appiattendo immagini dai colori brillanti. Agli inizi degli anni 2000 lo stesso Murakami allestì una mostra collettiva dal titolo Superflat introducendo la sua novità estetica nata dall’insieme di tradizione, il pop e otaku. Questa mostra ha posto le fondamenta del movimento Superflat, oltre ad aver ricoperto il ruolo di manifesto artistico per gli artisti che riconoscevano l’originalità culturale del Giappone contemporaneo.

Oltre ad essere il padre del Superflat, Murakami ha contribuito a rendere più sfumato il confine tra la cosiddetta high art e la low art. Per “arte alta” si intende l’arte è destinata prevalentemente ai musei e ai ricchi collezionisti, mentre per “arte bassa”, quella seconda riservata esclusivamente al consumo di massa. Murakami ha osservato come questo confine sia, in fondo, idealistico e di stampo Occidentale e come questa divisione dell’arte sia inesistente in Giappone. Per questo motivo, l’artista commercializza, insieme alle sue opere d’arte più celebri, anche ​​agende, caramelle, giocattoli, pupazzi, skateboard, t-shirt, cuscini e carte da parati.

Yayoi Kusama

 

Yayoi Kusama

Conosciuta per la sua rilevanza globale (non solo per la Japan Pop Art), Yayoi Kusama inizia la sua carriera proprio grazie al padre della Pop Art, Andy Warhol il quale acquistò il primo quadro di Kusama.

Le sue opere, a differenza di quelle realizzate da Takashi Murakami, non fanno riferimento ad immagini del consumo di massa, bensì nascono dai sentimenti propri del vissuto dell'artista. I soggetti che predilige per raccontare il proprio stato d’animo sono elementi naturali: dalle iconiche zucche, al vero e proprio corpo umano, impiegato per le sue performance.

Così come Murakami, Kusama è riuscita a guadagnare fama non soltanto tra i collezionisti o tra le istituzioni più rinomate al mondo, ma anche tra il pubblico di massa, grazie a diverse collaborazioni con brand conosciuti in tutto il mondo (una tra tutte quella con Louis Vuitton). La prima collaborazione ha visto l’unione della sua arte con il brand francese nel 2012, sotto la direzione artistica di Marc Jacobs, dove i capi principali della nota maison si incontravano con il mondo a pois di Kusama. La collaborazione tra Louis Vuitton e Kusama si è rinnovata nel 2022.

"Sono determinata a creare un mondo Kusama che nessuno ha mai visto prima." - Yayoi Kusama

Takashi Hiroyuki

 

Esponente internazionale del Mood Shōjo, Takashi Hiroyuki trasporta la sua passione per gli Shōjo all’interno della propria arte. Anch’egli, così come Takashi Murakami, trae ispirazione dalla cultura di massa e dai manga, ma si discosta da quest’ultimo nella scelta dei soggetti che riprendono il tipico stile degli Shōjo, ovvero dei manga il cui target principale è il pubblico femminile.

Lo stile fortemente ispirato al Superflat esprime un linguaggio pop, femminile e trasgressivo tipico del Mood Shōjo, mettendo in risalto la cultura neo-femminista che l’artista appoggia.

Le opere si ispirano dunque direttamente al mondo manga interamente dedicato alle ragazze (Shōjo vuol dire letteralmente ragazza), mettendo al centro della scena figura femminile, all’interno dei contesti urbani.

Tomoko Nagao

 

Tomoko Nagao

Al movimento Superflat e Shōjo, si accosta il movimento della Micropop Art, di cui Tomoko Nagao è una delle principali esponenti. Le sue opere d’arte si ispirano alle opere di Caravaggio, Velázquez e Botticelli ma non solo. Così come abbiamo già notato per gli altri artisti, anche Tomoko Nagao riprende immagini ed elementi della cultura di massa, facendoli propri e inserendoli nelle sue composizioni artistiche; ed è così che marchi come Coca Cola, Play Station e Barilla si mescolano con lo stile Micro Pop e Superflat.

In questo modo le opere di Tomoko Nagao diventano una metafora della globalizzazione e sinonimo del noto concetto giapponese di Kawaii, secondo cui soggetti e personaggi delle opere sono tutti più “cool”.

Yoshimoto Nara

 

Yoshimoto Nara è un altro importante artista giapponese che ha contribuito dinamicamente alla crescita della Japan Pop Art. Influenzato principalmente dai fumetti e dagli anime giapponesi, Nara riprende le linee e gli occhi dei personaggi, rielaborandoli nelle sue opere.

I soggetti prediletti non sono oggetti o persone ampiamente conosciuti dalla massa, bensì comuni protagonisti come bambini e cani, messi in risalto per la loro dolcezza e innocenza. Tuttavia, questi soggetti nelle opere di Nara nascondono un alone di orrore. Infatti, osservando attentamente le opere, si possono notare bambini che brandiscono armi, come coltelli e seghe, che rivolgono uno sguardo spesso accusatorio allo spettatore.

A chi ha saputo scorgere il carattere violento perpeetrato dai soggetti delle sue opere nei confronti degli spettatori, Nara ha risposto:

“Guardateli, le loro armi sono così piccole, come giocattoli. Pensate che potrebbero combattere con queste? Io non credo. Piuttosto vedo i bambini circondati da gente più grande e cattiva, che maneggia con coltelli più grandi…”. - Yoshimoto Nara

In fin dei conti i veri aggressori, dunque, non sono i soggetti delle opere, bensì siamo noi, gli spettatori, colpevoli di attaccare fin troppo spesso l’innocenza dell’infanzia.

La Japan Pop Art che conquista l’Occidente

Che sia Superflat, Micro Pop, Concettuale o minimalista, gli artisti giapponesi, così come la loro arte, hanno conquistato l'Occidente, realizzando opere d’arte in grado di racchiudere tanto la cultura giapponese quanto quella Occidentale

Dalle citazioni ai grandi marchi della società consumistica alle collaborazioni con le maison di alta moda, questi artisti sono riusciti a diffondere la cultura giapponese in modo unico e originale. 

Scopri di più sulla Japan Pop Art visitando le opere della collezione della Galleria Deodato Arte.