La Marilyn di Warhol stabilisce un nuovo record da Christie's

195 milioni di dollari, circa 184 milioni di euro, è il prezzo battuto all’asta da Christie’s per l’iconica Marilyn Monroe di Andy Warhol. L’opera stabilisce un nuovo record nel mondo dell’arte come opera d’arte più costosa del XX secolo, battendo Donne di Algeri di Pablo Picasso che aveva stabilito il record di 179 milioni di dollari nel 2015.

L’opera è stata venduta in appena quattro minuti. Il ricavato sarà devoluto alla fondazione Thomas and Doris Ammann di Zurigo.

La Marilyn Monroe di Andy Warhol: da rivoluzione delle icone pop a record all’asta

L’iconico ritratto di Marilyn Monroe realizzato da Andy Warhol e battuto all’asta è “Shot Sage Blue Marilyn”, realizzato nel 1964 dopo appena due anni dalla scomparsa della diva di Hollywood. L’artista decise di raffigurare l'attrice non in quanto persona, bensì personaggio. L'immagine di Marilyn riprende infatti una foto promozionale scattata per il film Niagara del 1953.

In quegli anni Marilyn Monroe era una popolarissima attrice americana, all'apice della sua carriera, che incarnava l'ideale di bellezza femminile. Per Andy Warhol Marilyn Monroe rappresenta infatti uno degli emblemi della cultura americana nonché massima espressione dell'ideale di vita perfetta a cui gli americani aspiravano: una vita fatta di fama e successo come veicolato dai mass media.

Shot Sage Blue Marilyn ritrae Marilyn con i capelli in giallo, ombretto azzurro e labbra rosso vivo. Warhol minimizza i dettagli del volto di Marilyn Monroe per rimuovere qualsiasi dettaglio considerato superfluo che potrebbe distogliere l'attenzione dal soggetto.

Andy Warhol decide di rendere omaggio a Marilyn Monroe dopo la sua prematura scomparsa con cinque versioni dell’opera per consacrarla a vera e propria icona di massa, alla stregua dei prodotti di largo consumo. Le diverse versioni si distinguevano per il colore dello sfondo, Warhol decise di usare sempre colori brillanti come il rosso, l’arancione, il blu, il turchese e il blu salvia. Quest’ultimo è lo sfondo dell’opera che è stata battuta all’asta.

Andy Warhol e la consacrazione ad icona di Marilyn Monroe

Dopo la serie realizzata a due anni dalla scomparsa di Marilyn Monroe, Andy Warhol anche per questo soggetto si appoggia al concetto di ripetizione tanto da creare diverse serie in cui la star di Hollywood è la protagonista.

L’anno della sua scomparsa (1962) realizza due serie, Marilyn Series e Marilyn Diptych seguite poi da Shot Marilyn nel 1964 e nel 1967 Golden Marilyn Monroe.

"Nell'agosto del '62 ho iniziato a fare serigrafie.... Era tutto così semplice-veloce e stravagante. Ne ero entusiasta. I miei primi esperimenti con le serigrafie furono teste di Troy Donahue e Warren Beatty, e poi quando Marilyn Monroe morì quel mese, mi venne l'idea di fare delle serigrafie del suo bellissimo viso - le prime Marilyn."

La serie Shot Marilyn

La serie Shot Marilyn, di cui l’opera record fa parte, è composta da cinque versioni che differiscono per il colore dello sfondo. Terminati i dipinti della serie, questi erano conservati nella Factory di Warhol, ovvero il suo studio nella East 47th Street a Manhattan.

Dorothy Podber, performance artist e amica del fotografo Billy Name che frequentava spesso la Factory di Warhol, decise di far visita all’artista. Alla vista della serie terminata impilata una contro l’altra nello studio, Podber chiese a Warhol se potesse fare uno “shoot” (termine inglese che vuol dire sia fotografare che sparare). L’artista, pensando che Podber volesse scattare una foto acconsentì, tuttavia si tolse il suo paio di guanti neri, estrasse un piccolo revolver dalla sua borsa e sparò un colpo nella pila dei dipinti, che divenne nota come The Shot Marilyn.

La serie Shot Marilyn

Nonostante questo gesto abbia dato il nome alla serie divenuta così popolare, Dorothy Podber fu bandita dalla The Factory a vita.

Sunday B. Morning e le versioni postume di Warhol

Nel 1970 la nota stamperia belga Sunday B. Morning, fondata da alcuni amici di Warhol, decide di lanciare una ristampa per l’Europa della prima serie delle “Marilyn”, che aveva appena avuto un incredibile successo internazionale.

Warhol però si rifiuta di collaborare, ma la Sunday B. Morning decise di dare il via alla produzione, ponendo sul retro un timbro con la scritta: “Published by Sunday B. Morning” e “Fill in your own signature”, ovvero “Metti la tua firma”.

Di fronte a questa presa di iniziativa e vista la grande amicizia che lo legava ai fondatori della stamperia, Warhol decide di firmare sul retro alcune di queste opere con la dicitura “This is not by me, Andy Warhol”: ironico riferimento alla paternità e all’autenticità dell’opera. Nasce così la serie This Is not by me.

Scopri le Marilyn firmate

La stamperia belga ha realizzato inoltre una serie intitolata After dopo la morte dell’artista, in cui le serigrafie di Marilyn sono riprodotte in maniera fedele alle originali negli stessi colori iconici delle opere di Andy Warhol.

Scopri la serie Sunday B. Morning!